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Il Villaggio dei Folli

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Il Villaggio dei Folli
Regia e adattamento di Francesco Dellisanti

SINOSSI
Il Villaggio dei Folli, è una commedia in 2 atti liberamente ispirata a Fools di Neil Simon.
Un giovane e scrupoloso insegnante
Leon arriva in un tranquillo e remoto villaggio dell’Ucraina su incarico del Dr. Zubritsky per istruire la giovane figlia Sophia e liberare Kulyenchikov, questo è il nome del villaggio, dall’influenza di un’antica maledizione che ha reso gli abitanti sciocchi e privi della capacità di imparare e pensare in modo razionale. Per amore Leon tenterà di spezzare la maledizione provando ad accendere la scintilla della conoscenza che si cela in ogni uomo e renderlo consapevole delle proprie capacità, ma avrà soltanto ventiquattro ore a disposizione…o forse venticinque… mentre nel villaggio razionalità e follia si incontrano in un valzer di surreale comicità.
NOTE DI REGIA
Il Villaggio dei Folli è un testo che si presta a diverse interpretazioni e possibili rappresentazioni, e può venir facile enfatizzare la follia dei personaggi per farcirlo di banale comicità e con l’inevitabile rischio di trasformare un’interessante punto di vista in una semplice serie di gag da cabaret.
In quest’adattamento, invece che enfatizzare la pazzia, abbiamo dato leggerezza alla follia degli abitanti di questo villaggio maledetto, rappresentandola in surreale semplicità nell’allestimento delle scene e dei costumi. Gli abitanti di Kulyenchikov sono sì sciocchi, ma liberi da pregiudizi, canoni e schemi del vivere quotidiano. Così i costumi sono tutti chiari ed evanescenti come i loro pensieri. La scenografia è surreale e confusa come i loro cuori e le loro anime. I fondali, veri e propri quadri d’autore originali e surrealisti, non cambiano nelle differenti luoghi dell’azione perché sono lo stato d’animo degli abitanti che vivono quotidianamente la loro condizione. Per esigenze della narrazione la scena cambia continuamente e sono gli stessi folli/attori, seguendo la musica suonata dal vivo da un folle musicista di strada, che la trasformano, come si trasformano continuamente i loro pensieri, senza alcuna logica razionale e consequenziale.
Per i folli del villaggio il fine ultimo non è diventare intelligenti ma vivere questo
status di “non-intelligenza” con spontaneità e leggerezza evidenziando il loro spirito libero. Alla follia abbiamo associato la leggerezza, e in questo gioco di associazioni alla leggerezza abbiamo voluto imprimere un senso di libertà, antitetico alla pesante razionalità. Nel Villaggio dei Folli, dove il desiderio è qualcosa che non vuoi si realizzi e le domande sono più importanti delle risposte, potrà accadere anche di scoprire qual è lo scopo dell’esistenza umana!

Personaggi e Interpreti
(in ordine di apparizione)

Leon Tolchinsky l’insegnante, ….Giacomo Magagnoli
Snetsky il pastore, ………………Daniele Collina
Kupchin il Magistrato,…………...Paolo Illuminati
Mlada la postina,……………….Simonetta Scappini
Yenchna la venditrice, ……….....Simona Faccioli
Dr. Zubritsky, …………………..Francesco Dellisanti
Lenya Zubritsky, ………………..Letizia Caforio
Sophia Zubritsky, ………………Aleksandra Kudaj
Il Conte Gregor Yousekevitch, …Federico Pisani

e con la partecipazione musicale di Giuliano Tedeschi nel ruolo del
musicista di strada

regia e adattamento, Francesco Dellisanti
costumi e scenografia, Maria Pia Bragaglia
fondali Pardo Mariani
trucco Arnika Laura Gerhard

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